giovedì 12 novembre 2009

Il sentiero


Un centimetro. Un centimetro alla volta. Un misero, piccolo, insignificante centimetro alla volta.
Ci guadagniamo spazio così. Ci prendiamo il nostro angolo, stappandolo via dal mondo. Lo conquistiamo. Rubiamo un po' di vita. Prendiamo fiato.
Non importa quanto sia piccolo questo centimetro, paragonato all'immensità dell'universo.Non importa se non serve a niente. Ogni battaglia, ogni piccola vittoria è la tua personale vittoria contro il mondo. Il tuo passo in avanti. Il tuo ostacolo che lasci dietro te stesso.La tua paura sconfitta. Il tuo rimpianto dimenticato. La delusione affrontata.
La tua lacrima versata.

Abbiamo l'immensità dentro di noi e ci tocca il compito di percorrerla. Come vogliamo, dove vogliamo. Camminando, correndo, saltando o ballando. Riposandoci agli angoli, girando in cerchio. Cambiando strada.
Si, perchè ognuno di noi ha un sentiero. Abbiamo strade sconnesse, o calme, vicoli tortuosi o autostrade d'asfalto rosso. Traiettorie velate e dimenticate o voli d'argento in cieli dipinti, tunnel nel cuore della terra, sibilanti e virtuosi. Pesanti e soffocanti.
Dedichiamo la vita a imprimere le nostre orme su essi, vogliamo lasciare dei segni del nostro passaggio. Vogliamo arrivare alla fine e voltarci indietro. Vogliamo girarci e tornare alla partenza. Vogliamo andare oltre.
Oppure no.
Vogliamo uscire da quel sentiero, correre via, lasciarci alle spalle qualcosa. Non guardarci indietro. Allontanarci da un mondo vecchio e stanco, pieno di guidizi e rancore. Saltare nell'erba, correre nel respiro di un monsone, gridare in un'eco eterno. Vogliamo dimenticare. Morire e rinascere.
Vogliamo conquistare tutto. Prenderci il tempo, lo spazio. Dominare la vita. Vincere e perdere tutto. Sentirci importanti. Perchè lo decidiamo noi.
Le cose importanti son quelle che decidi che siano tali, a cui sarai tu a darne importanza. Non si parla di grattacieli da scalare o oceani da combattere. Qui non ci sono eserciti o imperi. Non ci sono favole.
Ci siamo noi con i nostri centimetri strappati. I nostri brandelli di cuore. I nostri sogni aperti.

Ci siamo noi e ci saremo. Sempre.


Siamo anni luce da ciò che vogliamo essere. Non vogliamo piacere, vogliamo vivere.


Max. E gli altri. Che scelgono.