lunedì 11 maggio 2009

On the river.

Non vogliamo affondare.
Sbattiamo le mani, agitiamo le nostre braccia e sbattiamo incostantemente le gambe per non cadere a fondo. Siamo certi che più ci muoviamo e più abbiamo possibilità di rimanere a galla, di respirare l'aria.
Una corsa psicologica finalizzata nel cercare un modo di restare 20 cm sopra la superficie effimera dell'acqua. Ci agitiamo.
Siamo convinti che questo è l'unico modo per restarne fuori, per assicurarci una piccola chance di futuro, puliti, asciutti, sani e belli, forti e vigorosi. Possibilità di stare calmi, tranquilli senza continuare ad agitarci, a dimenare il corpo in virtuosi balli goffi e senza senso. Potremo poi riposarci, che ora siamo stanchi. Dobbiamo solo continuare a roteare le braccia.
Prendi una boccata d'aria.
Si scende in apnea. Attendi, dimenati. Ritorna su e ansima. Scalcia.
Non è tempo per stare fermo.
Il flusso ci puo trascinare in parti di noi che non vgoliamo conoscere, in luoghi che preferiamo tenere chiusi, freddi. Ci opponiamo al flusso. Odiamo la corrente. Siamo assuefatti alla calma. Abitudinari cronici che rivogliamo l'aria, l'erba e il sole.
Non ci piace laggiu, siamo corpi freddi a cui serve calore. E lì non ce n'è.
O almeno ne siamo convinti.
Siamo convinti che ciò che ci trascina, che ci vuole a sè, sia qualcosa a cui dobbiamo scappare, a cui dovremmo fuggire con foga. Vibriamo se la sentiamo vicina. Tremiamo se ne siamo immersi.

Braccia stanche. Gambe deboli, Fiato corto.
Ci abbandoniamo al flusso, respiriamo l'acqua e affondiamo.
Mi è sempre piaciuto lasciarmi percorrere da sensazioni, lasciarmi andare a brividi, trascinare da lievi sussulti. Ecco perchè preferisco affondare.
Non sono stanco. Non ho finito di lottare.
Voglio sentire adagiarsi il fondo alla mia schiena, sentire che il mondo mi accarezza con forza. Sentire il freddo scaldarmi il cuore.
Non respirare con la bocca, ma sentirmi l'aria circolarmi da dentro, nascere in me.
Aprire gli occhi e vedere il cielo distorto, il sole divenire un ovale sbiadito, troppo lontano da un Dio che forse non ci vede più.
Forse è solo questo che va fatto.


Max. Foglia nella corrente.

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