Cerchi il buio o pretendi la luce?
Ti sento.
Chi farai passare dall’altra parte del tuo specchio?
Custodisci come piccolo segreto, sussurrato ma mai espresso,il tuo centro caldo. Le tue geometrie morbide, i tuoi colori sfumati, la trasparenza dei tuoi gesti. Parti di un universo che tenta di bruciare, che grida nei tuoi occhi lucidi. Urla sommesso nei tuoi sguardi che cercano l’orizzonte, nelle tue spalle alzate, nel freddo delle sere d’un inverno che si prende i suoi tempi.
Conoscii i tuoi limiti, e sai superarli. Ne crei altri.
Tanti volti rischiarati dalla tua luce, troppi. Fanno male i sorrisi lontani, fili di rasoi che segnano la pelle, che troppo in fondo hanno colpito. Dove la tua anima prende raffinata forma di cristallo, fragile e fissa stabilità. Incrinato ma mai sporco. Dove tieni il passo a questo mondo che ti tira sempre indietro che ti allontana da te. Dove ti senti sempre troppo debole. Hai legato i tuoi desideri al vento affinchè nessuno possa vederli. Tenderai la mano e li afferrerai, li riprenderai quando sarai pronta. Quando sarai completa. Ma in fondo lo sai che non si può essere completi. Non è ciò che vuoi.

Ti sento ridere, lì dentro.
Ti sento piangere calde e lente lacrime. Serene.
Ti sento in un abbraccio mentre ti aggrappi per non cadere.
Ti sento aprire le tue ali. Avorio e nebbia.
Ti sento danzare immobile.
Avrai sogni. Speranze. Illusioni. Sangue in circolo nel ventre.
Avrai strade non percorse e scelte mai affrontate. Destinazioni troppo lontante. Mete non raggiunte. Viaggi da non dimenticare. E avrai montagne da scalare e mille soli all’imbrunire. Una luna troppo grande da guardare.
E non smettere di danzare.
Max.
A te. Che sai. Che sei.